Noi esistiamo solo nel presente. Però, abbiamo un’immagine, una proiezione nella nostra mente di noi nel futuro e di noi nel passato. In realtà solo il presente esiste. L’unica versione di noi che è reale è quella di qui e ora. Questa è l’unica versione di noi che può agire, muoversi e fare le cose. Tutto il nostro potere di azione sta nel presente. Se qualcosa non ci piace, è nel presente che il problema viene risolto.
Però, quante volte si dice, lo faccio domani? Quante volte si dici “eh, ormai è così”? Quante volte intrappoliamo noi stessi vivendo nel passato o nel futuro, dove non possiamo agire, non possiamo fare nulla?
“Il potere di adesso. Una guida all’illuminazione spirituale” di Eckhart Tolle.
Questo articolo è disponibile in versione podcast.
Il potere di adesso e la procrastinazione
Io ho problemi con la procrastinazione e a organizzarmi. La procrastinazione è qualcosa che facciamo un po’ tutti, anche se ci sono persone che lo fanno pochissimo, o mai. Però è una cosa comune. Quindi penso che voi sappiate di cosa parlo quando dico che tu dici a te stesso “farò questa cosa” e poi non la fai. Ok, al di là della procrastinazione in sé, è interessante notare la separazione tra il me di adesso, nel presente, e il me nel futuro. Quando dico “farò questa cosa”, sto dicendo al me de futuro di farla. Adesso è responsabilità del me nel futuro. C’è un problema, cioè che il me del futuro non può agire, perché non esiste, è solo una proiezione della mia mente.
Il te futuro e il te presente
Chiaramente, programmare cosa fare nel futuro serve, funziona, ma la trappola è usare il te del futuro per far sì che il te del presente, l’unico ad avere reale potere, non debba agire su qualcosa. Programmi di fare qualcosa nel futuro e ti senti bene, perché non è più un tuo problema di adesso. Ma se adesso non fai nulla, non farà poi nulla neppure il te del presente quando arriverai a quel futuro. Rischi di entrare in questo continuo rimbalzare le cose verso il te del futuro. Un’altra situazione è quando siamo preoccupato per il futuro. Il fatto è che possiamo agire solo nel presente e quindi tante preoccupazioni non servono a nulla.
Il potere di adesso e il potere del passato
Succede la stessa cosa verso il passato, anche so io personalmente cado meno in questa trappola, ma la vedo in persone intorno a me. E cioè lasciare che le persone che eravamo ieri determinino chi siamo oggi. Chi siamo oggi è determinato dalle azioni di oggi. Le azioni di ieri sono una cosa diversa. Ma c’è chi si sente come obbligato a continuare ad agire come ha fatto ieri, oppure ad arrendersi a causa dei risultati passati dovuti ad azioni passate. Qui l’errore è identificarsi in un sé passato impaurito e infelice, che è però immaginario, un vestito di emozioni che indossiamo oggi perché continuiamo ad immedesimarci in un sé passato. Il problema è che il passato non si può cambiare, quindi diventa una prigione. Se ci identifichiamo con un sé passato infelice e il passato non si può cambiare saremo infelici per sempre.
Il libro “Il potere di adesso”
“Il potere di adesso” è uno di quei libri che contengono un’idea molto interessante e il resto è riempimento. Cioè, c’è qualcosa da dire, ma la cicca occupa una decina di pagine in totale, il resto sono aneddoti, spiegazioni e, francamente, riempimento per far pagine. Tanti libro di questo tipo sono così. E va bene, basta imparare quando si legge a non star lì a dare piena attenzione a tutto e capire dove sta la sostanza.
Il punto del libro è imparare a “essere nel presente”, concentrare la propria attenzione non nel passato, non nel futuro, ma nell’istante di adesso. Se riuscissi a farlo davvero e completamente, elimineresti l’illusione di separazione tra te nel presente e te nel futuro e nel passato, ed elimineresti la separazione tra te e il mondo intorno a te.
Provare a vivere nell’adesso
Ho provato a fare questa cosa, e dovrei riprovarci. Non è cosa semplice. Ci sono davvero riuscita per un istante una volta, mentre tornavo a casa dopo essere andata correre. Sono stati proprio pochi secondi. Ma per un istante tutto lo stress per il futuro scomparve e tutti i pensieri del passato erano spariti. C’era solo un calmo presente e tutto nel presente era più vivido. Non c’era tutto quel rumore nella testa. Una sensazione simile a quando lavori a qualcosa che ti impegna molto ma in cui sei bravo. Quello che chiamano “flow”, che è un momento di concentrazione nel presente, in cui dimentichi tutto il resto per mettere tutta la tua mente in quella singola attività.
“Penso dunque sono”
“Penso dunque sono”, potrebbe non essere questa grande verità. Perché fa equivalere il pensare con l’Essere e ti porta a identificarti con il pezzo della tua mente che vedi, quella del flusso dei pensieri. Però c’è molta confusione lì. Parole, etichette e definizioni che sono utili per ragionare e comunicare, ma che assolutamente non sono l’Essere. Sarebbe un po’ pensare che la parola “balena” sia essa stessa una balena e che racchiuda tutte le qualità, le sensazioni e le esperienze balenesche. Non so se mi spiego. La mente è come uno strumento tecnologico, è uno strumento che ti permette di fare le cose, oppure di rende schiavo se non impari a usarlo. La mente in fondo è una macchina per la sopravvivenza. Senza considerare i pensieri che ci danneggiano. Quelle cose che continuano a girarci per la testa e non riusciamo a farcene un perché.
Penso che in libri come questo bisogna fare attenzione a non scambiare l’essere nel presente con l’ignorare i pensieri. In fondo se c’è qualcosa che ci disturba la cosa migliore è elaborarla. I pensieri del passato sono cose che non abbiamo ancora elaborato nel presente e i pensieri del futuro sono cose che dovremmo fare e non stiamo facendo nel presente. Qui parla di non identificarsi con il pensiero, non di non averlo.
E osservare le nostre emozioni è altrettanto importante. Hanno un loro perché. E spesso raccontano la storia che la nostra mente non sa esprimere a parole. Non significa che siano meno importanti.
Osservare il presente per stare nel presente
La cessazione di tutto il rumore è vivere nel presente, capendo per davvero una grande verità: che il presente è tutto ciò che hai, tutto ciò che esiste. Io penso che la nostra abilità di proiettare il nostro io nel passato e nel futuro è una grande magia dell’intelligenza. Alla fine, ci permette di imparare e di prepararci per il futuro, anche di manipolarlo. Però è vero che questo crea ansie, soprattutto se non c’è la presenza nell’adesso. Ci si perde in questo luogo e in questo stato che la nostra mente crea per capire e sopravvivere, ma che in realtà non esiste. Come riuscire a stare nel presente? Francamente, non sono molto brava in questa cosa. Posso dire quello che è scritto nel libro. Che è imparare a osservare ciò che accade nel presente mentre accada. L’esercizio è di osservare i pensieri che arrivano nella mente e poi lasciarli andare. Non è l’esercizio di non avere pensieri, ma quello di lasciarli andare. Nel libro usa lo stesso principio del “lasciar andare”.
Il potere di adesso e la paura dell’ignoto
Un esercizio difficile perché lasciar andare significa affrontare la sensazione di perdere controllo e l’identità personale, l’ego, teme che questo porterà alla distruzione della sua esistenza. Cosa che non può permettere, il suo lavoro è garantirti la sopravvivenza. In altre parole, è più facile rimanere ancorati in un presente doloroso che fare un salto nell’ignoto. Questa paura dell’ignoto è sempre una paura ipotetica, non si basa su qualcosa che ti sta accadendo, ma qualcosa che potrebbe accaderti. Di nuovo, serve per la tua sopravvivenza. Ma non viviamo più nella giungla, e tante volte la stessa cosa che la nostra mente crea per la nostra protezione si rivela essere più che altro un ostacolo. La posizione è difficile, puoi sempre affrontare il presente, ma non puoi affrontare la proiezione della tua mente nel futuro, se non in ciò che sta accadendo nel presente. Come dire, studiare la follia non crea buonsenso.
Legare il sé ai problemi vs. agire nel presente
Se una buona parte del nostro senso di sé è intimamente legato ai nostri problemi, come possiamo liberarci dei nostri problemi? Il più grande salto nel buio che esiste è la perdita del sé. La mente in sé è un grande strumento, ma diventa un problema quando la tua identità è legata a certi tuoi pensieri. Diventa la compulsione di vivere quasi esclusivamente nella memoria del passato e nell’anticipazione del futuro. Mentre ciò che è più prezioso è l’adesso, perché non è una proiezione della mente.
Quindi è un esercizio di osservazione e di azione nel presente. Per esempio, ti dai l’obiettivo di fare una cosa. Bene, lo fai utilizzando il tempo dell’orologio, una proiezione della mente, per sapere in che direzione andare, però poi tutta la tua attenzione va a onorare ciò che stai facendo adesso.
Il potere di adesso e il potere della mente
Chi non ha la sensazione di star cercando di andare sempre da qualche altra parte, un posto diverso da dove siamo adesso? Questo significa che non sei qui e ora. Senza contare che la mente può creare un’ossessione per il futuro come mezzo per sfuggire al presente. E il passato si perpetua all’infinito attraverso la mancanza di presenza. In un certo senso, è impossibile avere un problema se completamente nel presente. Qualunque situazione diventa azione o accettazione. Ad esempio, se quando dici a una persona che i suoi problemi sono illusioni si arrabbia, è perché si stanno identificando con i loro problemi. Se togli il problema perdono chi sono. Se minimizzi il problema, minimizzi la loro persona. Per questo non risolvono mai il loro problema. La trovo vera questa cosa.
Le mente può diventare sovraccaricata dalle mille cose che farai o potresti fare ne futuro, invece che concentrarsi sull’unica cosa che davvero possiedi: il tuo adesso. Altre volte siamo in ansia per vedere il risultato dell’azione. Accadrà quello che ci aspettiamo che accada o no? Così perdiamo di vista ciò che conta: l’azione in sé adesso. Vivere nell’adesso significa staccare l’azione nell’adesso dall’ansia di avere un risultato.
Citazioni da “Il potere di adesso” di Eckhart Tolle
Penso che ci sia tanto di vero in quello che dice in questo libro. “Quando ti lamenti, stai trasformando te stesso in una vittima”. Oppure “se vuoi assumerti la responsabilità della tua vita e ti trovi in una situazione che non ti piace hai tre opzioni: allontanarti dalla situazione, cambiarla o accettarla”. Oppure “qualunque azione è migliore di nessuna azione, soprattutto se sei rimasto incastrato in una situazione infelice per lungo tempo. E se quello che fai è un errore, almeno imparerai una lezione”. “Non è raro per le persone passare la vita intera ad aspettare di iniziare a vivere. Aspettare è uno stato della mente. Significa che vuoi avere il futuro, ma non vuoi il presente. Così non agirai nel presente e il futuro che speri non arriverà mai.”
Conclusioni su “Il potere di adesso”
La cosa che trovo di questo libro, e di altri libri come questo, è che sono illuminanti su certe cose, ma non servono a nulla se poi uno non cerca di mettere in pratica le cose. Alla fine puoi fare il download delle informazioni da un libro al tuo cervello, ma se puoi non le usi… Ci sono nel libro degli esercizi da fare. Consiglio questo libro. In un pomeriggio si legge e vale il tempo. È “Il potere di adesso. Una guida all’illuminazione spirituale” di Eckhart Tolle.
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